TESSERINO Legge 173-2005

TESSERINO PER GLI INCARICATI ALLE VENDITE

Innanzitutto chiariamo una cosa, chi fa MLM o NM è tenuto ad essere in possesso di un tesserino di riconoscimento.
Tesserino che è espressamente previsto dalla Legge 173 del 2005 all’Art 3 primo comma.

Il tesserino deve contenere alcune informazioni indispensabili: i dati dell’incaricato, la fotografia, i dati dell’azienda, i prodotti commercializzati, la firma dell’amministratore, i riferimenti della presentazione alla Questura competente, come previsto dal DLGS 114 del 1998 all’Art 19 Comma 6.

Molti incaricati non comprendono l’utilità o la necessità di averlo e come va utilizzato.

1) Il tesserino attesta che hai un mandato da una azienda autorizzata.
2) Il tesserino ti abilita a promuovere e vendere prodotti al di fuori di esercizi commerciali.
3) Il tesserino certifica che hai superato i controlli della Questura.
4) Il tesserino attesta che hai diritto a fruire della fiscalità agevolata prevista per gli IVD.
5) Il tesserino deve essere sempre esposto e mostrato ai clienti in tutte le attività commerciali e di vendita anche online.
6) Il tesserino deve essere esibito su richiesta delle forze dell’ordine in caso di attività presso clienti e/o avanti pubblici.

Detto questo vediamo quali sono i vantaggi fiscali:

1) Su tutti i compensi si applica una Ritenuta di Imposta del 17.94%, fissa e non progressiva.
2) I compensi percepiti non fanno cumulo con altri redditi.
3) Non sono necessarie procedure ed iscrizioni fino a 5.000€ annuali.
4) Solo al superamento dei 5.000€ è necessario aprire la Partita IVA
5) Solo al superamento dei 5.000€ è necessario iscriversi all’INPS Gestione Separata.
6) I 2/3 dei contributi INPS sono a carico dell’azienda
7) L’iscrizione INPS non prevede il versamento del minimo annuale, ma si versa in percentuale sul percepiti.
8) I versamenti INPS concorrono al calcolo della pensione.

Quali attività sono possibili a chi è in possesso del tesserino e quali non sono possibili

1) Il tesserino abilita alle attività commerciali svolte al di fuori degli esercizi commerciali come il porta a porta, le attività in Fiera e manifestazioni e quelle che si svolgono durante i meeting.
2) Il tesserino è utile nei casi si consegnino prodotti ai propri clienti, esonerando dal DDT.
3) Il tesserino non abilita a svolgere attività commerciali con aziende o professionisti, salvo che questo siano “clienti utilizzatori’ dei vostri prodotti (i servizi).
4) Il tesserino non abilita alla vendita di prodotti diversi da quello indicato a di esso.
5) Il tesserino non abilita alla vendita di prodotti finanziari e/o assicurativi, alle attività immobiliari, alla vendita di pubblicità e sponsorizzazioni.

Ricordate che sono vietate tutte le attività commerciali che richiedano specifiche abilitazioni, esempio Farmacista, Promotore Finanziario, Agente di Commercio, Assicuratore, ecc.

Cosa si rischia a non avere il tesserino o a non esibirlo

La mancanza del tesserino se è dovuta all’azienda le sanzioni sono indirizzate all’azienda, fatto salvo la possibilità di essere sanzionati per la mancata esposizione: la sanzione è di circa 5.000 €

Ne vale la pena fare network con una società che non elargisce il tesserino?!

Omessa esibizione del tesserino

Ad oggi il riferimento normativo è l’art. 69 del d.lgs. n. 59/2010 ed è punito con il pagamento di una somma variabile da euro 2.582 a euro 15.493 (pagamento in misura ridotta pari a euro 5.164).

Molto più rischioso potrebbe essere esibire un tesserino non conforme o autoprodotto!  Si potrebbe incorrere in un reato!

Letto questo, avete ancora voglia di promuovere una qualsiasi attività di Network senza essere in possesso del tesserino oppure operare con aziende che non rispettano le leggi?

Non ne vale la pena! Fidatevi!

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REGOLAMENTIAMO IL NM!

Una domanda che spesso ci poniamo è la seguente:

Allo Stato Italiano conviene mantenere lo stato delle cose nel mondo delle vendite dirette e dell’industria del multi level marketing?

Per noi de “il gatto e la volpe nel web” la risposta è NO!

Ed il motivo è il seguente:

Il mondo delle vendite dirette e del MLM genera, secondo i dati delle associazioni di categoria, circa 4,5 miliardi di euro all’anno; considerando le aziende non iscritte e quelle con sedi estere, cioè quelle non tassate in Italia, possiamo ipotizzare un totale di 15 / 20 miliardi annui.

Cosa scappa dalle imposte?
1- L’IVA sulle vendite
2- Le imposte sul reddito dei collaboratori (e già qui si parla di miliardi)
3- L‘elusione che alcune aziende favoriscono vendendo i prodotti come autoconsumo invece che come vendite al dettaglio.

Già. Perché questo sotterfugio permette di abbassare sia il fatturato aziendale che la tassazione da una parte dei compensi ai collaboratori.

Consideriamo quelle realtà che convertono i compensi ai propri collaboratori in “coin” utilizzabili per sconti o per acquistare prodotti e servizi.

Per non parlare delle società di cui i pagamenti vengono effettuati con “gift-card”, che poi risultano come omaggi o gift, ovviamente non tassati!

E come non parlare delle aziende con sedi estere che pagano i collaboratori estero su estero e al lordo delle imposte lasciando spesso dei soggetti sprovveduti nella malaugurata ipotesi di doversi confrontare con il fisco; magari non solo per le imposte non pagate, ma anche per vere e proprie operazioni di riciclaggio!

Vogliamo aggiungere quei soggetti che hanno acquistato veri e propri siti di e-commerce senza nessuna autorizzazione commerciale, che pur vendendo poco o pochissimo, ma essendo migliaia, costituiscono una rete di “spacciatori” di prodotti, spesso non conformi al servizio di “pusher” che se ne stanno tranquillamente all’estero, senza pagare imposte e mandando allo sbaraglio inconsapevoli venditori.

Senza contare che dietro ad alcuni dropshipper si celano vendite di prodotti contraffatti, magari di aziende italiane con un doppio danno, anche erariale!

Aggiungiamo ancora quel mondo di micro-influencers che acquistano pacchetti pubblicitari per farsi pubblicità delle proprie attività da soggetti che nella quasi totalità hanno sedi in paradisi fiscali.

E non tralasciamo anche le operazioni di vendita di info-prodotti attraverso corsi e materiali formativi; anche in questo caso spesso promossi e venduti da soggetti privi di una posizione fiscale.

Riteniamo che questa situazione sia dovuta ad una legislazione obsoleta e miope, che ha lasciato nelle mani dei funzionari impreparati l’onere di concedere le autorizzazioni allo svolgimento di attività commerciali che poi di fatto non possono verificare e sorvegliare.
Facciamo riferimento alle vendite online ed alle vendite porta a porta; è semplice ottenere una autorizzazione commerciale, ma quali possibilità ha un’amministrazione di verificare il corretto svolgimento dell’attività, come è possibile controllare la conformità dei prodotti venduti, come possono controllare il corretto svolgimento delle procedure commerciali e la tutela dei consumatori?

È molto difficile ipotizzare una perdita per lo Stato in termini di imposte, ma ipotizzare svariate centinaia di milioni di euro non è per nulla un dato utopico.

Queste attività generano milioni e milioni di euro di compensi che supportano molte famiglie e potrebbero rappresentare un reale sostegno a soggetti in difficoltà: una integrazione al reddito che si avvale di una fiscalità agevolata.

E’ per questo che siamo sempre più convinti che un’attività come ad esempio quella del networker andrebbe certificata e tutelata da un ente riconosciuto e che un’industria come quella del network marketing debba essere tutelata e ripulita dall’interno.

E’ per questo che siamo convinti che lo Stato italiano debba intervenire sia per non perdere capitali sia per regolamentare che per legislare un settore che macina miliardi.

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VISALU to S

VISALUS : Una morte annunciata da 2 anni

Era gennaio 2018 quando sui social parte la “THE CHALLENGE” mania, una patetica sfida su come perder peso in 90 giorni. Disoccupati, casalinghe, meccanici, deejay, impiegati, pescivendoli che postano slogan ( #NonFunziona ) su come trasformare il proprio corpo, su come perdere peso e come cambiare il modo di alimentarsi. 

Insomma, cani e porci reinventati dottori, dietologi, nutrionisti e chi più ne ha più ne metta. Senza parlare dei dottori coinvolti nei loro eventi, molto simili al circo Togni, dove facevano a gara a chi la sparava più grossa sulle proprietà curative dei prodotti, cosa espressamente vietata dall’ordine dei medici; alcuni di essi addirittura con tanto di codice aziendale e li proponevano come ricette mediche!

Tutti quanti con un sogno, quello di raggiungere l’indipendenza economica con questa straordinaria attività!

Abbiamo analizzato il piano marketing; un piano compensi composto da 18 qualifiche, diciotto, sintomo che per scalare la cima della montagna l’azienda ha messo parecchi paletti ai propri distributori: autoship mensile, fattura settimanale con equivalente fee a carico dell’incaricato, pay out da elemosina.
Senza parlare dell’iscrizione annuale alla piattaforma dove una quota fissa andava direttamente nelle tasche degli “ambassador”: già, perchè i compensi sulla rete non gli bastavano, poverini!

Arriviamo ai top promoters: fenomeni che per due anni hanno spinto in maniera maniacale la rete a partecipare agli eventi, tutti a pagamento naturalmente! Se partecipavi venivi additato come un persona dalla mentalità imprenditoriale, al contrario eri un fallito senza futuro.
E per non dimenticare, se non si partecipava ad alcuni eventi, non venivano accreditati i bonus. Come diceva il buon Totò: “E io pago!”.

Meeting su meeting, migliaia di incaricati venivano praticamente obbligati a partecipare alla loro formazione, migliaia di biglietti emessi e migliaia di fatture evase.

Perchè venivano emesse fatture e ricevute fiscali vero?!?
Tutti dichiarati quegli introiti vero?
Non è che è stato fatto tutto a nero e si sono spartiti il malloppo vero?

Ma no dai! Intanto la rete cresce, cresce, cresce… o forse no!

Mentre le parole e le menzogne dei leaders crescono a dismisura, il loro fatturato stranamente crolla… già, crolla!

Ma forse tra libri, eventi e corsi di formazione il circo Togni si è dimenticato di questo piccolo particolare! O forse no, forse sono solo dei bugiardi.

Si! Perchè due anni dopo, gennaio 2020, Visalus vende a Pruvit, altra società di network marketing!  Ma come? E il network che avrebbe rivoluzionato l’intera industria?

Adios prodotti dimagranti! Hasta luego sogno di diventare ricchi! By bye “the challenge”.

E così tutti a tornare a fare il proprio lavoro: chi a pulire le stoviglie di casa, chi a suonare in discoteca, chi a pulire il pesce al mercato, con la differenza che, rispetto a prima hanno bruciato matrimoni, sputtanato amicizie e soprattutto perso la propria credibilità di fronte al mondo.

Tutti tranne loro ovviamente: i leader! Che nel frattempo sono diventati scrittori, formatori, mentori, addomesticatori di elefanti, scimmie e pecore. Soprattutto pecore. Bugiardi che spacciano la morte aziendale come l’ennesima opportunità, quella addirittura di decuplicare i propri fatturati.

VI hanno presi in giro.
VI hanno ingannati.
VI hanno usati.
VI hanno svuotato i portafogli!

Ve lo avevamo detto 2 anni fa! E, come sempre, per l’ennesima volta, avevamo visto bene!

Questa non è una società di network marketing ma una vera e propria setta dove è stato fatto il lavaggio del cervello per portare soldi solo a chi sta al vertice di questo sistema malato!

Ora preparatevi a vedere i social inondati nuovamente da disadattati che questa volta si eleveranno ad esperti di ketogenetica, questa nuova opportunità che travolgerà le vostre vite e che, per l’ennesima volta, vi consegnerà le chiavi per il successo… o forse no!

Noi VI abbiamo avvisati.

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Dieta keto e NM: Pura follia!

DIETA CHETOGENICA

ORIGINI

Le origini della dieta chetogenica risalgono al 1920, quando, in relazione ad alcuni studi effettuati su soggetti affetti da epilessia, venne adottato questo protocollo alimentare in grado di sedare le crisi epilettiche.

Nel corso degli anni la dieta chetogenica (mode tralasciando) ha avuto un ruolo preponderante nel trattamento di patologie importanti collegate alla sfera neurologica.

Attualmente il protocollo chetogenico si avvale della seguente ripartizione così distribuita degli alimenti:

5-10% carboidrati
25-30% proteine
70% acidi grassi da fonti alimentari (olio extravergine/oliva, omega 3, 6 e 9)


FUNZIONALITA’ PROTOCOLLO GENETICO

E’ opportuno sottolineare che in regime alimentare di tipo chetogenico, l’assunzione dei carboidrati è ai minimi livelli, pertanto in soggetti con terapia farmacologica per il trattamento del diabete o di iperinsulinemia, questo modello alimentare non può essere proposto.

La strategia alimentare della dieta chetogenica prevede che l’organismo entri in chetosi, costringendo il corpo umano ad utilizzare quale substrato energetico i grassi e le proteine.

Generalmente il protocollo prevede di seguire questa strategia alimentare non oltre le otto settimane.

Entrando il corpo in chetosi, è normale riscontrare nelle analisi delle urine i corpi chetonici che avviene quando la dieta è priva di zuccheri e/o quando il regime alimentare è ricco di zuccheri e quando il digiuno è prolungato.

In tal caso il cervello attinge dai corpi chetonici quale substrato energetico.

DIETA CHETONEGICA: E’ PER TUTTI?

Non è raccomandabile adottare questo stile alimentare in modo continuo, bensì solo per dare il cosiddetto “shock” al metabolismo,e comunque sotto rigoroso controllo medico.

Le problematiche derivanti da questo protocollo alimentare possono indurre ad acidosi diabetica, shock renale, alterazione del ph ematico con conseguente coma.

La riduzione dei carboidrati, comporta l’associazione di pasti comunemente definiti sostitutivi, a base di proteine del latte ,arricchiti di vitamine del gruppo b, c, e.

Il professionista suggerirà il prodotto più consono al soggetto, ma sempre e solo dopo attenta valutazione medica, con analisi alla mano e verifica del piano terapeutico farmacologico.

CONCLUSIONI

Per concludere, la dieta chetogenica non è adattabile a tutti, non può essere proposta da persone scellerate senza alcuna competenza medico nutrizionale, pertanto mi auguro che nessuna società di network marketing possa “sfruttare” la vendita di prodotti senza alcuna misura cautelare.


Dott.ssa Giovanna di Bartolomeo
Consulente nutrizionista Dietnatural Italia, International Campus Master UNIVPM – Funiber ,Fondazione Universitaria Iberoamericana,

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OrGano: THE END!

E con gli ultimi diamanti che si sono dimessi possiamo finalmente dirlo:

ORGANO È ARRIVATA AL CAPOLINEA

Come avevamo annunciato e promesso tempo fa, questo sistema piramidale travestito da società di multi level marketing è definitivamente arrivato al capolinea!

Sistema piramidale. Si. Avete letto bene. Perchè per anni questa società non è stata altro che una catena di Sant’Antonio che ha utilizzato un prodotto come specchio per le allodole per reclutare migliaia di poveri incaricati in tutta Italia (e non solo) dove gli unici a guadagnarci sono stati soli i vertici di questa pseudo azienda.

Organo Gold, poi OrGano, era un’azienda che promuoveva caffè ed integratori a base di ganoderma; arrivata in Italia illegalmente senza sede legale e senza alcuna certificazione sui prodotti è stata multata da AGCM nel 2014 per 250mila euro sia per le mancate certificazioni presso il Ministero della Salute sia per schema piramidale.

Clicca QUI per il link della sanzione di AGCM 

I nuovi incaricati, per poter aderire al sistema di multi level marketing, erano obbligati ad acquistare un kit di prodotti da svariate centinaia di euro, che garantivano allo sponsor invitante una commissione su tale acquisto.

In pratica, non veniva venduto quasi alcun prodotto dalla rete e il sistema si basava solo sul mero reclutamento di terze persone che si iscrivevano perchè attratte dalle menzogne dei leader che promettevano a chiunque di poter raggiungere la libertà finanziaria semplicemente duplicando questo (ridicolo) modello.

In seguito alla multa hanno cambiato il piano marketing dove non era più possibile acquistare il kit in fase di iscrizione ma lo si poteva solo far acquistare ad un cliente terzo.  E cosa si sono inventati quindi?
Facevano iscrivere i nuovi adepti con 2 mail! Con una effettuavano l’iscrizione e con l’altra l’acquisto del kit da 400, 800 o 1200 euro 🙂

E che l’azienda fosse direttamente responsabile di questo sistema ve lo mostriamo in questa promo del 2018 dove si richiedeva l’iscrizione di nuovi distributori con un pacchetto iniziale!

 

Il modus operandi era sempre lo stesso: invitare più persone possibili ai loro eventi (a pagamento!) con l’intento di reclutarli all’interno del sistema e spingere il più possibile gli incaricati a fare autoconsumo ogni mese.

A proposito di eventi a pagamento: ve la ricordate la “Scuola Organo“? Sale da 250/500 euro a serata nelle quali venivano raccolte migliaia di euro senza alcun stralcio di fatture e ricevute fiscali?!?

Chiedetevi dove finivano quei soldi!

Molti dei loro (fake) leaders avevano uno stile di vita talmente elevato (come non crederci) che facevano pagare anche gli eventi che si svolgevano in casa! Si! Ufficialmente per pagare i bicchierini e le palettine per girare il caffè 🙂
Per non parlare poi dei libri fotocopiati venduti a nero agli eventi, o l’elemosina che chiedevano ai coffee party nei bar alle proprie downlines.

E mentre le persone, soprattutto le più giovani, venivano ingannate, i vertici si riempivano le tasche!

Non dimentichiamoci poi delle loro false qualifiche, per lo più create “ad hoc” e solo nei mesi delle promo: con i doppi punti o quando venivano spinti gli incaricati a comprarsi il “gold pack” da 1300 euro col codice della mamma o del gatto, per aver accesso al mega evento con il leader supremo che dall’America arrivava per porre la spada sulla spalla del nuovo diamond!

Una vera e propria setta dove questi avvoltoi sfoggiavano le loro spille millantando di essere milionari ma che non hanno mai confermato le loro patetiche qualifiche nemmeno col cannocchiale.

Un vero e proprio circo dove se chiedevi loro il back office non rispondevano mai o ti mostravano solo quello del mese della qualifica di mesi o anni addietro.

A molti nostri utenti avevamo promesso che un po’ alla volta sarebbero scappati tutti, che prima o poi avrebbero tutti quanti abbandonato la nave.

E infatti, proprio coloro che per anni hanno additato come “falliti” tutte le persone che lasciavano l’azienda, hanno dato le dimissioni. Ora però, possiamo dirvelo anche noi: “falliti“!
Le stesse parole che avete detto alle vostre vittime ve le restituiamo cacciandovele giù per la gola: “falliti“!
Avevate promesso di creare nuovi milionari, vi siete spacciati come tali e invece avete fallito!
Non siete stati in grado di creare alcuna rete e il vostro castello di menzogne vi è crollato sotto i vostri stessi piedi.

C’è chi si è venduto ad altri network e sta arrancando anche lì fallendo miseramente; chi si è riciclato come coach del network marketing vendendo corsi perchè dalle reti non gli sono rimaste nemmeno le briciole e chi si è abbassato ad un posto fisso (da sfigati, come loro stessi definivano).

Avete fatto i leoni da tastiera mandando letterine minatorie di diffamazione attraverso i vostri avvocati per spaventare le persone mandando addirittura falsi mandati di presentazione presso la Procura!

A noi però, non avete fatto minimamente paura anzi, le vostre menzogne sono sempre state il fuoco per farvi cadere uno dopo l’altro: più ingannavate le persone, più segnalazioni ci arrivavano; più le vostre vittime si lamentavano, più vi abbiamo fatto la guerra.

Ah questo è il servizio di Striscia la Notizia che ha mostrato davanti a milioni di persone come i loro incaricati seguivano le indicazioni dei loro “diamonds spuntati”.

Clicca QUI per vedere il video


Ci siamo seduti sulla riva del fiume e abbiamo aspettato i vostri cadaveri passare. E siete passati tutti, nessuno escluso.

Noi però non dimentichiamo e faremo di tutto per rendere vivo nella memoria delle persone il modo in cui vi siete approfittati di loro e del male che avete fatto. I vostri nomi e i vostri volti non ce li dimentichiamo.

A mai più!

Nota : per fortuna qualcuno di loro lavorava in maniera etica e professionale (e ovviamente appena si sono accorti di dove si fossero trovati se ne sono andati a gambe levate). Noi de “il gatto e la volpe nel web” li abbiamo conosciuti praticamente tutti: per info e recensioni sui loro ex incaricati non esitate a contattarci almeno vi evitiamo sin da subito in incappare in qualche altra rete poco raccomandabile. 

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SIAMO ARRIVATI IN RADIO!

Siamo orgogliosi di comunicarvi che la nostra community
IL GATTO E LA VOLPE NEL WEB è arrivata addirittura in radio!

Un ringraziamento speciale a Radio Lombardia e al programma
Live Social per aver voluto condividere ciò che stiamo cercando di portare nel web per dare il nostro contributo a livello sociale.


CLICCA QUI PER ASCOLTARE L’INTERA INTERVISTA

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“CRIPTO” RICICLAGGIO

Il Governo ha già previsto nel decreto legislativo del 25 maggio 2017 n. 90 (che ha rafforzato la normativa italiana antiriciclaggio) che i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale debbano assolvere agli obblighi antiriciclaggio per evitare che le transazioni effettuate con le cripto valute possano essere utilizzate per fini illegali

L’iniziativa mira a realizzare una prima rilevazione sistematica del fenomeno, a partire dalla consistenza numerica degli operatori del settore che, a regime, dovranno a iscriversi in uno speciale registro tenuto dall’Oam, l’Organismo degli agenti e dei mediatori, per poter esercitare la loro attività sul territorio nazionale.

Provate ad immaginare quanti “pseudo business” legati alle “pseudocrypto” saranno definitivamente considerati illegali

Via tutti i ciarlatani e gli “espertoni” senza abilitazioni e certificazioni!

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NM ed EVASIONE FISCALE

In questo post cercheremo di spiegare perché un comportamento che é spesso presente tra gli incaricati e in alcune aziende di Network Marketing, evidentemente non in regola, sfoci nell’evasione fiscale!


Il problema dell’autoconsumo

Come quasi tutti voi, avrete sicuramente letto, su Facebook ed altri social network, inserzioni di incaricati che promuovono i prodotti della società di cui sono promotori, affermando che è possibile acquistarli a € 50, € 60 o € 70 per poi rivenderli a € 100, con sconti del 30%, 40% o 50%

Se si acquistano prodotti per il proprio uso personale è perfettamente lecito e corretto, ma se li si rivende si fa evasione fiscale!

Sicuramente, se si comprano prodotti anche per la mamma, la fidanzata, o la zia non è un problema, ma andiamo ad analizzare cosa succede nel caso in cui li si rivende:

Ipotizziamo di comprare € 100 di prodotti e rivenderli per € 200
– Evasione di circa € 18 delle imposte sul guadagno dell’incaricato.
– Evasione di circa € 19 di IVA da parte della società.

Quindi su € 100 di fattura si crea un’evasione fiscale di almeno € 37, ma se l’incaricato ha anche partita IVA vi sarebbe un’evasione fiscale di contributi che variano dai € 19 ai € 26 a seconda dell’inquadramento INPS.

Ora proviamo ad ipotizzare a quanto si possa evadere con decine di migliaia di incaricati in tutta Italia!

Prendiamo come esempio una nota società di Network Marketing, italiana, che ha dichiarato di fatturare circa € 25.000.000 di prodotti quasi tutti acquistati dai propri incaricati al 50% e rivenduti al doppio!
Ciò significherebbe che in realtà questa azienda avrebbe dovuto fatturare € 50.000.000,con una conseguente evasione di € 25.000.000!

Consideriamo inoltre il 35% circa di € 25.000.000 di ritenuta d’imposta pari a circa € 8.500.000; il 18 % di IVA sui € 25.000.000 pari a circa € 5.000.0000, a cui andrebbero aggiunte anche le Quote INPS, sia quelle a carico dell’azienda che quelle a carico degli incaricati: di quanti altri milioni di euro di evasione fiscale staremmo parlando?!

E se in questo conteggio consideriamo anche le aziende estere, senza sede legale in Italia, l’evasione diventa totale!!!


Le società di NM estere

Prendiamo come esempio One Coin che dichiarava che l’Italia portava alle loro casse € 400.000.000; oppure Swiss Coin o tantissime altre società, piattaforme estere e scam vari che hanno sempre fatto grandi numeri in Italia; oppure consideriamo anche i vari “gold” che hanno coinvolto decine di migliaia di clienti!

Un dato ipotetico potrebbe essere che ci sia una evasione fiscale da almeno un miliardo di euro!


Noi pensiamo che qualche semplice controllo da parte della Guarda di Finanza, dell’Ufficio IVA, o dell’Agenzia Entrate possa portare dei bei soldini nelle casse dello Stato!!!

Attivare controlli ai meeting di molte di queste aziende, avrebbe un costo relativamente esiguo per le forze dell’ordine, e basterebbe qualche multa alle società e sanzioni alle persone fisiche per rientrare nei costi, passare in attivo, e ripulire un settore sempre più impestato da ciarlatani e pseudo imprenditori pronti a tutto per ingannare il prossimo, e lo Stato.

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NETWORK MARKETING: CHI SCEGLIERE?

Ci sono tantissime aziende che si affacciano sul mercato attraverso il Network Marketing e tutte con prodotti o servizi differenti: integratori alimentari, sostituti del pasto, prodotti per l’igiene del corpo, cosmetica, prodotti tecnologici, energie rinnovabili, campagne pubblicitarie, viaggi, abbigliamento ecc…

MA QUALE SCEGLIERE???

Il mondo del multi level marketing si sta allargando sempre più, ma prima di lanciarsi in una delle tante attività proposte, è importante prima comprendere alcuni aspetti generali della società che vi è stata proposta, o di cui vi siete interessati.

Questi sono gli aspetti fondamentali che dovete valutare, ma prima di tutto, conoscere:

  • IL PAYOUT
  • LE LINEE COMPENSI
  • LE QUALIFICHE
  • I PRODOTTI


IL PAY OUT

Il Pay Out all’interno del multi level marketing è il rapporto tra l’utile netto aziendale e l’utile distribuito alla rete; in parole povere possiamo identificarlo come “la torta” che rappresenta i pagamenti.

Questo è un concetto ed un dato fondamentale da conoscere perchè non lo troverete mai all’interno di nessun piano compensi!

Spesso molte aziende e molte reti commerciali potranno indicarvi alcuni valori, ma se questi equivalgono al 100% o addirittura più del 100% significa che, o c’è un inghippo, o il calcolo che vi hanno mostrato  è falso, oppure vi trovate di fronte ad uno schema Ponzi!

Il Pay Out non potrà mai essere pari o superiore al 100% in quanto qualsiasi società ha dei costi da sostenere e delle imposte da versare: questo discorso vale sia per le società di prodotti sia per quelle di servizi, compreso anche il mondo digitale.

Potremmo quindi consigliarvi di diffidare o comunque prestare particolare attenzione alle società dove il Pay Out sia superiore al 75 – 80 %. 

 


LE LINEE DI COMPENSI

Le linee di compensi sono le diverse forme di pagamento, o di guadagno, che le società di multi level mettono a disposizione dei propri incaricati alle vendite.

E’ semplice comprendere che il Pay Out, “la torta”, vada suddivisa nelle varie voci, e più le fette sono piccole, più si farà fatica ad ottenere discreti guadagni; e laddove le fette di torta sono troppo piccole, maggiori saranno i paletti imposti dalle aziende per ottenerle!

E’ più facile operare con poche linee di compensazione su cui focalizzarsi che perdersi dietro a tante linee.

 


LE QUALIFICHE

La totalità dei piani compensi è composta da più qualifiche, ma prestate attenzione che ad ogni qualifica rappresenta un obbiettivo da raggiungere e di conseguenza un ostacolo da superare: tante più sono le qualifiche, tanto più è impegnativo il piano compensi.

E’ inoltre importante capire se gli obiettivi da raggiungere sono veramente alla vostra portata: provate a fare un calcolo per comprendere realmente quanto sia effettivamente raggiungibile ogni qualifica.

Non raggiungere una qualifica non è una cosa negativa, quello che è sicuramente negativo, è affrontare una qualifica senza esserne pronti.

Facciamo un esempio concreto
Se dovete sponsorizzare 3 nuovi incaricati, non affrontate la qualifica con soli 3 o 4 nomi, non affrontatela l’ultimo giorno di qualifica, non buttate dentro un parente pagandogliela perchè sicuramente non funzionerà; preparatevi al meglio per il prossimo mese!
Se la qualifica richiede un determinato fatturato, non comprate migliaia di euro di prodotti, o almeno non comprate più di quello che normalmente consumereste o siete in grado di vendere!

 


I PRODOTTI

Dare un giudizio sulla qualità o la validità dei prodotti o servizi, essendo il mercato del multi level marketing così variegato , è obiettivamente impossibile: cercheremo quindi di fornirvi alcuni parametri per scegliere il settore!

Prodotti di consumo: se sono di qualità è più facile crearsi dei clienti fidelizzati che riacquistino il prodotto; non dovrete quindi cercare nuovi clienti tutti i giorni

Prodotti durevoli: sono più adatti a chi ha una maggior propensione alla vendita; se sono durevoli la vendita è meno riproducibile, vi serviranno di conseguenza nuovi potenziali clienti.

Prodotti digitali: devono essere di ottima qualità, facilmente utilizzabili e nella lingua del cliente.

Molti prodotti hanno la necessità di essere registrati in appositi registri pubblici, alcuni pubblicamente consultabili, altri riservati agli operatori; in ogni caso tutti i prodotti devono essere accompagnati da etichette chiare e leggibili in lingua italiana con istruzioni per l’uso, la conservazione, la manutenzione ed eventuali controindicazioni o precauzioni; se manca la documentazione il prodotto non è adeguato alla vendita in Italia.

In ogni caso un consiglio che vi diamo è scegliere un prodotto che vi piace e vi è congeniale perchè vi sarà più semplice parlarne e condividerlo; l’utilizzo personale del prodotto è spesso il principale mezzo per acquisire esperienza e conoscenza di ciò che andrete a proporre.

 

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Annuncio di lavoro anonimo illegale

Sono vietate comunicazioni, a mezzo stampa, internet, televisione o altri mezzi di informazione, in qualunque forma effettuate, relative ad attività di ricerca e selezione del personale, ricollocamento professionale, intermediazione o somministrazione effettuate in forma anonima e comunque da soggetti, pubblici o privati, non autorizzati o accreditati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro eccezion fatta per quelle comunicazioni che facciano esplicito riferimento ai soggetti in questione, o entità ad essi collegate perché facenti parte dello stesso gruppo di imprese o in quanto controllati o controllanti, in quanto potenziali datori di lavoro.

Art. 9, D.Lgs. n. 276/2003

L’Ordinanza della Cassazione chiarisce negli annunci di lavoro quando il committente  è illegale.

Con l’Ordinanza n. 14249/2019 la Corte di Cassazione ha chiarito quando, ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs n. 276/2003, sono illegali gli annunci di lavoro pubblicati senza indicazione dell’azienda committente , nella fase di selezione del personale, a garanzia della trasparenza del mercato del lavoro e del pieno rispetto delle norme poste a tutela della protezione dei dati personali (d.lgs. 196 del 2003).

Anche online, ed attraverso i social network, non è possibile redigere annunci in forma anonima senza specificare il nome della società con la quale si detiene un rapporto di collaborazione per cui si ha il permesso di sponsorizzarne l’attività.

Gli editori, i direttori responsabili ed i gestori di siti sui quali siano pubblicati annunci in violazione delle disposizioni di cui sopra sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria che varia da 4000 a 12000 euro.

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